Esame di stato psicologia Bologna – Tracce precedenti
Pubblicato da Alessandra Cescut il
Esame di stato psicologia Bologna – tracce precedenti
Di seguito troverai tutte le tracce precedenti dell’esame di stato psicologia a Bologna che siamo riusciti a raccogliere. Se hai appena sostenuto l’esame ricordati di inviarci le tracce che sono uscite. Aiutiamo i colleghi che faranno l’esame dopo di noi.
Prima prova esame di stato psicologia Bologna – tracce precedenti
2018 – I sessione – Giugno
- La motivazione: la/il candidata/o illustri i principali approcci teorici.
- La comunicazione non verbale: il/la candidato/a ne illustri il significato e le caratteristiche nonché le principali funzioni
in rapporto alla comunicazione verbale. - La misurazione in psicologia: la/il candidata/o illustri gli aspetti e i metodi più rilevanti
2017 – II sessione – Novembre
Tema n. 1 – Fattori affettivi e fattori cognitivi nel cambiamento psicologico, scegliendo un particolare ambito disciplinare (sperimentale, clinico, neuropsicologico, sociale, lavoro, sviluppo, scolastico)
Tema n. 2 – In relazione al tema della personalità, il/la candidato/a esponga i lineamenti generali delle principali teorie di riferimento, approfondendo un modello teorico specifico.
Tema n. 3 – Il/la candidato/a ponga a confronto i modelli teorici dell’intelligenza esaminando i relativi costrutti teorici, i metodi di indagine e i risolti applicativi
2017 – I sessione – Giugno
TEMA n. 1 – La/Il candidata/o delinei e compari caratteristiche e significati della comunicazione non verbale e verbale in un ambito di applicazione della psicologia.
TEMA n. 2 – La/Il candidata/o descriva il processo di assessment psicologico in uno specifico contesto di lavoro.
TEMA n. 3 – La/Il candidata/o illustri i processi di apprendimento alla luce di un recente approccio psicologico.
2016 – II sessione – Novembre
TEMA n. 1 – Lo sviluppo del linguaggio.
TEMA n. 2 – La memoria di lavoro: organizzazione e meccanismi funzionali.
TEMA n. 3 – L’interazione tra processi cognitivi ed emotivi.
2016 – I sessione
TEMA n. 1 – Il colloquio psicologico: basi teoriche, tecniche e specificità in relazione ad un ambito applicativo di interesse.
TEMA n. 2 – Il metodo sperimentale in psicologia: teoria e applicazioni in un ambito a scelta.
TEMA n. 3 – Aspetti psicologici dell’invecchiamento.
Seconda prova esame di stato psicologia Bologna – tracce precedenti
2018 – I sessione – Giugno
1) Il/la candidato/a illustri i passaggi necessari alla diagnosi di deficit delle funzioni esecutive, l’interpretazione del disturbo, ed un possibile trattamento riabilitativo.
2) Marco, 26 anni, è un giovane di bell’aspetto, diplomato geometra e lavora in un’azienda edile. Viene per crisi d’ansia e attacchi di panico legate alla paura di morire e delle malattie, avverte un acufene costante che copre spesso ascoltando la musica con le cuffiette. Dal colloquio emerge che Marco vive con il padre ed una sorella con cui ha un buon rapporto. Quando aveva due anni, la madre se n’era andata senza più dare notizie. A distanza di anni i famigliari erano venuti a sapere che viveva in un paese vicino e si era rifatta una vita. Il padre e i figli vivono un lutto e non capiscono il gesto della madre. Il padre lavora molto ed accudisce in modo amorevole i figli ma non vuole più sentir nominare la moglie.
Il/la candidato/a indichi: quali informazioni intende approfondire (indicando le ipotesi sottostanti); di quali teorie, metodologie ed eventuali strumenti intende avvalersi per l’approfondimento del quadro clinico. In base alle ipotesi formulate, illustri le indicazioni di intervento.
3) Le insegnanti di una terza classe elementare segnalano allo psicologo che opera nel plesso scolastico il caso di un bambino, M., di 7 anni, il cui comportamento ostacola lo svolgimento delle attività: eccessi di collera alla richiesta di rispettare le regole, comportamento aggressivo mirato al possesso di oggetti o all’ottenimento dell’attenzione esclu- siva dell’adulto, scarso e saltuario interesse per le diverse attività , esce spesso dall’aula girovagando per gli spazi in- terni ed esterni attivando per questo l’intervento di diversi adulti della scuola . In diverse occasioni si è reso necessa- rio contattare la famiglia per il ri-affidamento del bambino anche prima del termine dell’orario scolastico. Le inse- gnanti riferiscono che tali comportamenti erano presenti anche negli anni precedenti ma erano più contenibili. La fa- miglia è composta dal padre e dalla madre e da altri figli più piccoli. Oltre alla definizione di un’ipotesi diagnostica (metodologia, strumenti) vi viene chiesto di pianificare un intervento mirato a: riduzione dei comportamenti disfun- zionali e suggerimenti alle insegnanti per la gestione della classe, del comportamento, dell’apprendimento.
4) In un ospedale di piccole dimensioni, di “prossimità”, è necessario avviare un progetto di valutazione del rischio stress lavoro-correlato. Il/la candidato/a inquadri brevemente il problema, richiami i più comuni rischi psicosociali per i gruppi professionali numericamente più significativi del contesto indagato e delinei un possibile percorso metodologico al fine di ottenere una valutazione valida e a norma di legge.
5) Il/la candidato/a metta a confronto due differenti tipologie di training per il potenziamento di una specifica abilità cognitiva, a sua scelta. Descriva come potrebbe essere organizzato il progetto e precisi il contesto teorico di riferimento, le ipotesi, i soggetti, la metodologia e le tecniche di analisi dei dati.
2017 – II sessione – Novembre
Prova 1 – Neuropsicologia
Un paziente ha un deficit di linguaggio caratterizzato dalla presenza di anomie frequenti per stimoli a bassa frequenza d’uso e circoscritte solo ai nomi. Il/La candidato/a ipotizzi sulla base delle caratteristiche descritte il possibile danno funzionale e pianifichi motivandolo un programma riabilitativo.
Prova 2 – Organizzazione e Servizi
Il/la candidato/a elabori un progetto di intervento nell’ambito dell’orientamento lavorativo, professionale o universitario rivolto a studenti del quinto anno superiore
Prova 3 – Cognitiva Applicata
Il candidato/a delinei un progetto d’intervento rivolto a pazienti e familiari che accedono ad un centro di salute mentale, indirizzato alla prevenzione delle ricadute psicotiche, indicando gli obiet- tivi, le metodologie e le fasi di attuazione del progetto.
Prova 4 – Scolastica e Comunità
Il candidato/a delinei un progetto rivolto agli alunni delle scuole medie superiori per affrontare comportamenti e atteggiamenti non idonei al benessere psicologico e sociale della comunità giovanile in riferimento alla tematica dell’identità di genere, della sessualità responsabile e degli atti persecutori e violenti sulle donne.
Prova 5 – Clinica
Il/La candidato/a inquadri le caratteristiche del disturbo del comportamento alimentare e ne illustri un progetto di prevenzione, specificando i principi teorici di riferimento, il target, gli obiettivi e le eventuali criticità.
2017 – I sessione – Giugno
Prova 1.
La/Il candidata/o delinei un progetto di intervento in pazienti con Malattia di Alzheimer rivolto al mantenimento delle abilità funzionali e di supporto dei caregiver.
Prova 2.
La/Il candidata/o delinei un progetto riabilitativo di un paziente con Neglect, scegliendo un tipo di manifestazione clinica.
Prova 3.
La/Il candidata/o delinei un progetto rivolto alla scuola secondaria di secondo grado per la prevenzione o il contrasto di comportamenti a rischio derivati da un uso scorretto della rete e dei social network che possono indurre ad atti violenti di auto ed etero-aggressività (cyberbullismo, blu whale, sexting ecc.).
Prova 4.
La/Il candidata/o delinei un progetto sul benessere organizzativo di un Istituto di Credito con circa 200 dipendenti: diagnosi della situazione e preparazione delle linee di intervento.
Prova 5.
La/Il candidata/o formuli un progetto di intervento, all’interno di un Servizio per i Disturbi del Comportamento Alimentare, rivolto ad un gruppo di adolescenti con problematiche di anoressia.
2016 – II sessione – Novembre
Prova 1 – Età evolutiva/scolastica
La Direzione di una Scuola Primaria chiede l’intervento di uno o più psicologi segnalando la difficoltà di integrazione tra gli alunni e di coinvolgimento delle famiglie. Da alcuni anni è andato aumentando il numero di alunni immigrati.
La/il candidata/ candidato delinei e motivi un progetto di intervento, indicando i riferimenti teorici, gli obiettivi, la metodologia e gli attori da coinvolgere nel progetto.
Prova 2 – Clinica
A fronte di un fenomeno crescente di abuso di alcoolici tra la popolazione giovanile, lo psicologo del SERT deve organizzare un intervento di prevenzione e promozione della salute psicofisica nelle ultime due classi delle scuole secondarie superiori.
La/il candidata/ candidato elabori e motivi un progetto di intervento indicando i riferimenti teorici, gli obiettivi, la metodologia e gli attori da coinvolgere nel progetto.
Prova 3 – Neuropsicologia
Ad uno psicologo che lavora all’interno di un ospedale viene richiesto un progetto di intervento rivolto a pazienti con disturbi di memoria di lavoro.
La/il candidata/ candidato elabori e motivi un progetto di intervento indicando i riferimenti teorici, gli obiettivi, la metodologia e gli attori da coinvolgere nel progetto.
Prova 4 – Cognitiva applicata
Il/la dirigente di una scuola primaria rileva la segnalazione da parte degli insegnanti di bambini con difficoltà consistenti nell’apprendimento del calcolo/nella soluzione dei problemi matematici.
La/il candidata/ candidato elabori e motivi un progetto di intervento indicando i riferimenti teorici, gli obiettivi, la metodologia e gli attori da coinvolgere nel progetto.
Prova 5 – Organizzazioni e servizi
La Direzione sanitaria di un ospedale chiede l’intervento di uno o più psicologi per un progetto finalizzato alla promozione del benessere in un reparto ospedaliero di pediatria.
La/il candidata/ candidato elabori e motivi un progetto di intervento indicando i riferimenti teorici, gli obiettivi, la metodologia e gli attori da coinvolgere nel progetto.
2016 – I sessione – Giugno
Prova n. 1
Articolare un progetto di intervento per la promozione del benessere organizzativo in un reparto ospedaliero di oncologia pediatrica, indicando gli attori da coinvolgere, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti da utilizzare.
Prova n. 2
In una classe di scuola media inferiore si verificano tra gli studenti comportamenti di bullismo prevalentemente via social. Gli insegnanti, dopo aver cercato di coinvolgere le famiglie senza successo, chiedono l’intervento di uno psicologo. Il/la candidato/a illustri un progetto di intervento.
Prova n. 3
Il/la candidato/a illustri i passaggi necessari alla diagnosi di neglect, l’interpretazione del disturbo, ed un possibile trattamento riabilitativo.
Prova n. 4
Formulazione di un progetto di intervento rivolto alla prevenzione delle ricadute nella depressione nei giovani adulti.
Prova n. 5
Ad un professionista psicologo di una UO di Psicologia Ospedaliera viene richiesto, da parte di un Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) del Tribunale di Bologna, di valutare un dipendente che ha citato in giudizio l’azienda privata per cui lavora per mobbing e conseguenti disturbi cognitivi, per i quali richiede un risarcimento economico. Il candidato/a delinei il possibile percorso di valutazione, e gli strumenti prescelti motivandone l’utilizzo.
Terza prova esame di stato psicologia Bologna – tracce precedenti
2018 – I sessione – Giugno
1) Ad un/a psicologo/a che lavora all’interno di un centro di riabilitazione neuropsicologica viene richiesto un progetto di intervento rivolto a pazienti neurologici con disturbi dell’attenzione.
La/il candidata/o elabori e motivi un progetto di intervento indicando i riferimenti teorici, gli obiettivi, la metodologia e gli attori da coinvolgere nel progetto.
3) Il/la candidato/a inquadri un disturbo fobico; specifichi il sintomo principale di tale disturbo psicopatologico e lo definisca all’interno di una teoria di riferimento e/o delle varie teorie di riferimento. Illustri le modalità di indagine e gli strumenti clinici che utilizzerebbe per impostare il progetto terapeutico.
4) Uno psicologo viene contattato dai genitori di un giovane studente di 17 anni. G., per lo stato di disagio in cui vive da qualche mese. Figlio unico, studente valente sia per profitto sia per comportamento, attivo in un gruppo di volontariato (compresi periodi di vacanza estiva) insieme ai genitori di cui è l’orgoglio, le relazioni con i coetanei sono limitate alla scuola a alle attività del volontariato, rifiuto dall’infanzia per le attività sportive. I genitori esprimono la propria preoccupazione per la difficoltà insorta negli ultimi mesi in relazione all’impegno scolastico fino al rifiuto di andare a scuola. Non lo “riconoscono” tanto è distante questo comportamento dal suo abituale. Al colloquio il ragazzo riferisce attivazione di ansia per il timore di non mantenere l’alto profitto. Riferisce che l’ansia scompare al mattino, nel mo- mento della decisione di non recarsi a scuola. Trascorre le giornate davanti alla tv. L’ansia ricompare di sera accompa- gnata da senso di colpa, per non avere studiato, e da senso di inadeguatezza, rispetto alle aspettative proprie e degli adulti di riferimento, genitori e insegnanti. Sulla base di quanto sopra esposto, il/la candidato/a indichi: l’ipotesi valutativa, relativamente al modello di riferimento scelto, specificando i criteri che ritiene fondamentali nella determina- zione dell’ipotesi valutativa stessa; altre informazioni da rilevare per effettuare un più completo inquadramento clinico del caso; gli strumenti diagnostici da utilizzare; l’ipotesi di intervento.
5) A seguito della valutazione del rischio stress lavoro-correlato nel contesto organizzativo di un ospedale di piccole dimensioni – di “prossimità”, emerge che i fattori di rischio psicosociali maggiormente coinvolti nello stress lavoro correlato percepito dai diversi gruppi professionali e/o dalle partizioni organizzative sono:
1. carico di lavoro percepito come elevato, spesso difficilmente gestibile,
2. diffusa conflittualità interpersonale che influenza negativamente il clima di lavoro e il raggiungimento degli obiettivi,
3. difficoltà incontrata nella relazione con i pazienti/utenti, in partico- lare più fragili e pluripatologici e i loro familiari.
Emergono inoltre dei livelli di burnout preoccupanti, in particolare tra il personale assistenziale e gli infermieri. Il/La candidato/a ipotizzi alcune opzioni di intervento per la gestione delle suddette problematiche.
6. Il/La candidato/a descriva un progetto di intervento per migliorare le abilità di memoria di un gruppo di anziani ospiti di una Struttura Residenziale Assistita, indicando i riferimenti teorici, gli obiettivi, la metodologia e gli attori da coinvolgere nel progetto.
2017 – II sessione – Novembre
Prova 1 – Neuropsicologia
Il Sig. Mario di 63 anni giunge all’osservazione dello psicologo per la comparsa da almeno 1 anno di allucinazioni vivide, a tratti disorientamento spaziale anche al domicilio, momenti in cui ai familiari appare particolarmente confuso che si alternano ad altri di discreta lucidità e due cadute occorse di recente. Ha eseguito una visita neurologica dalla quale è emersa la presenza di una lieve disartria, atteggiamento di flessione del tronco, tendenza al trascinamento dei piedi, atassia nella deambulazione. Il/La candidato/a sulla base delle informazioni riportate, formuli ipotesi diagnostiche descrivendo e motivando la scelta degli strumenti da utilizzare.
Prova 2 – Organizzazione e Servizi
In una struttura per anziani non autosufficienti si riscontra un forte malessere negli operatori, con una crescente incidenza di assenteismo, conflittualità interna e disturbi di varia natura (irritabilità, insonnia, affaticamento). La direzione ritiene di dover intervenire ipotizzando uno stato di stress correlato al lavoro. Si chiede di specificare le azioni da intraprendere per verificare quanto ipotizzato dalla direzione e per migliorare la situazione.
Prova 3 – Cognitiva Applicata
Una ragazza di 18 anni si presenta al primo colloquio parlando delle sue attuali difficoltà, emerse nelle ultime settimane, a mantenere la concentrazione durante lo studio. Ha difficoltà di memorizzazione specialmente nelle materie letterarie, fa fatica a ricordarsi date e nomi. Il candidato illustri le sue scelte di valutazione psicologica e ipotizzi un intervento psicologico.
Prova 4 – Scolastica e Comunità
Le maestre di una scuola materna segnalano al Sevizio di Neuropsichiatria infantile competente una situazione che da qualche mese sta diventando problematica per la gestione di un gruppo di bambini dell’ultimo anno nel quale sono inserite una coppia di gemelline che presentano comportamenti talvolta aggressivi e oppositivi, verso gli altri bambini e anche verso le maestre e altri mo- menti di disinteresse e pianti che non riescono a verbalizzare quando le si chiede di motivare il perché. Il candidato ipotizzi come lo Psicologo che si prende in carico questa segnalazione possa agire professionalmente.
Prova 5 – Clinica
Il Sig. Aldo, operaio specializzato di 51 anni, viene inviato dal medico curante ad una visita speciali- stica presso il centro di salute mentale dopo un lungo periodo di cassa integrazione, ed il successivo licenziamento. Sposato con Anna e padre di due figli di 11 e 13 anni. Da quando ha perso il lavoro, l’uomo dorme fino alle 12, spesso beve a volte quando torna a casa ubriaco, diventa irascibile e litiga con la moglie anche davanti ai figli. Il Sig. Aldo è disperato anche quando è sobrio. Il/la candidato/a individui gli eventuali approfondimenti diagnostici necessari e provi a delineare le linee generali d’intervento.
2017 – I sessione – Giugno
Prova 1.
La signora Rosa, di 57 anni, giunge all’osservazione dello psicologo accompagnata dai familiari. Al colloquio la paziente riferisce di non avere alcuna difficoltà e di essere venuta alla visita per “accontentare” i familiari, i quali riportano la presenza di alterazioni di linguaggio. Al colloquio anamnestico, il marito riferisce che la paziente ha difficoltà a fare la spesa: non è in grado di comprare i prodotti, se il loro nome è scritto in un elenco, ma li acquista correttamente se le vengono fornite le fotografie; a volte è necessario ripetere le consegne per la mancata comprensione. Si associano difficoltà di memoria per eventi recenti, diminuzione dell’appetito sessuale, fatuità e minor aderenza alle regole sociali. Ha eseguito RMN encefalo con riscontro di spiccata atrofia temporo-polare sinistra in un contesto di globale atrofia cerebrale, ma di entità più ridotta.
La/il candidata/o descriva, motivandoli, quali strumenti utilizzerebbe e il possibile inquadramento diagnostico.
Prova 2.
I genitori di Michele richiedono una consulenza psicologica per valutare alcune difficoltà già espresse dal figlio durante la Scuola dell’Infanzia, diventate più evidenti durante il primo anno della Scuola Primaria. I genitori raccontano di essere stati convocati dagli insegnanti di Michele perché preoccupati del comportamento del bambino a scuola. Gli insegnanti hanno riportato che Michele non riesce a stare seduto per un tempo che supera i 30 minuti, spesso si alza senza chiedere il permesso e cammina o corre in aula. Spesso dondola sulla sedia e finisce per cadere, provocando le risate dei compagni. Parla inoltre continuamente, spesso alza la mano per rispondere prima ancora di aver compreso la domanda, non attende il suo turno e parla mentre i compagni stanno parlando. I genitori raccontano che Michele compie numerosi errori di distrazione nell’eseguire i compiti scolastici, sembra non ascoltare quando qualcuno gli parla, ha difficoltà nell’organizzarsi nei compiti e evita tutti i compiti che richiedono uno sforzo protratto. Perde, inoltre, continuamente penne, colori e gomme, si distrae facilmente e sembra sempre “sbadato”. I genitori sono preoccupati perché a casa spesso si mette in situazioni di pericolo necessitando di un monitoraggio costante. I genitori riferiscono che “da quando Michele ha iniziato a camminare non si è mai fermato come se avesse un motorino interno sempre accesso”.
La/il candidata/o descriva come articolerebbe una valutazione e l’eventuale inquadramento diagnostico.
Prova 3.
Siete stato/a incaricato/a di un assessment individuale, che servirà per dare supporto alle decisioni di promozione di un gruppo di funzionari di un ente pubblico con circa 900 dipendenti. Il ruolo oggetto dell’assessment comporta la responsabilità di unità organizzative sul piano amministrativo, contabile e in senso lato gestionale. Il Direttore Generale (DG) avrà la responsabilità finale delle decisioni sulle promozioni, le quali interesseranno circa il 30% dei candidati. Questi ultimi sono in numero di una cinquantina circa. Il DG ha chiesto un profilo che comprenda esperienza nello svolgimento di analoghe attività e il possesso delle relative competenze tecniche (circa 1/3 del peso nella valutazione finale) oltre a competenze di interazione, coordinamento e aiuto allo sviluppo dei collaboratori (che peseranno per circa 2/3 nella valutazione finale). Il DG ha incaricato il Dirigente HR di concordare con voi tutte le modalità dell’assessment, dalla fase iniziale di comunicazione agli interessati circa le modalità di svolgimento, sino alla fase finale di comunicazione dei risultati. La/il candidata/o indichi: a) Le fasi del processo di assessment, mettendo in luce soprattutto i punti critici (e i relativi suggerimenti per trattarli); b) Per la fase di effettuazione, indichi gli strumenti professionali, motivando tale scelta.
Prova 4.
Una signora di 50 anni, sposata con un figlio che studia-lavora all’estero, viene inviata dal medico di famiglia a un centro di salute mentale per una valutazione specifica del suo malessere, peggiorato sensibilmente nell’arco dell’ultimo anno. Tutti i parametri medici sono nella norma. La Signora dichiara di aver “perso interesse nella vita”, di essere dimagrita perché non ha voglia di mangiare, di avere problemi di addormentamento. Nel suo lavoro, in un ufficio contabile, fa sempre più fatica a concentrarsi. E’ sposata da 25 anni con un uomo impiegato nello stesso ufficio, e descrive il suo rapporto coniugale come “quello di tutte le altre persone che conosce”. La Signora non ha precedenti psichiatrici. La propria sorella, maggiore di 5 anni, è stata operata, per un carcinoma al seno. Nel colloquio la Signora risponde lentamente, con frasi semplici e brevi, ma in modo collaborativo.
La/Il candidata/o descriva come articolerebbe una valutazione, indicando gli strumenti professionali e motivandone la scelta, e l’eventuale inquadramento diagnostico.
Prova 5.
Una studentessa di 21 anni, al secondo anno della Laurea Triennale in Scienze Biologiche, fa domanda a un Servizio Universitario di Aiuto Psicologico, per “stato di ansia e insicurezza nelle relazioni”. La sua famiglia proviene dal Marocco e si è stabilita da molti anni in Italia, dove sono nati i tre figli, una femmina e due maschi. La ragazza è la maggiore, i fratelli frequentano le scuole secondarie di secondo grado.
Dichiara di aver un buon rapporto con la madre, casalinga, mentre con il padre si sente intimorita e teme di non rispondere alle sua aspettative. Ritiene che i fratelli abbiano meno responsabilità rispetto a lei, che “deve” essere brava e, quando ritorna a casa, essere di aiuto alla madre. Con le coinquiline non si trova bene, non condivide le abitudini serali (-festeggiare con musica e bevande) e teme di essere da loro giudicata. Non ha avuto rapporti sessuali ed ha occasionali relazioni amicali con compagni di corso.
La/Il candidata/o descriva come articolerebbe una valutazione, indicando gli strumenti professionali e motivandone la scelta, e l’eventuale inquadramento diagnostico.
2016 – II sessione – Novembre
Prova 1 – Età evolutiva/scolastica
Gli insegnanti di una classe IV di una Scuola Primaria chiedono l’intervento di uno psicologo segnalando le difficoltà di apprendimento e di socializzazione di un bambino adottato inserito nella classe dall’inizio dell’anno scolastico. Il bambino sembra non interessato alle proposte di relazione sia da parte degli adulti sia da parte dei coetanei.
La/il candidata/ candidato delinei motivi progetto e metodologia di intervento
Prova 2 – Neuropsicologia
Un paziente di 50 anni in seguito a un ictus cerebrale presenta una difficoltà di lettura che si manifesta con le parole ad accentazione irregolare. La/il candidata/candidato delinei le modalità di analisi del disturbo e la possibile diagnosi.
Prova 3 – Clinica
Svolgete la vostra attività come psicologi presso il Consultorio Giovani del Comune di Bologna. Un pomeriggio si presenta Francesca, studentessa universitaria di 20 anni, che accompagna l’amica Paola di 15 anni, che gioca nella squadra di pallavolo che lei allena. Paola le ha confidato di fare uso di sostanze allucinogene da circa 4 mesi. Paola riferisce che lo fa perché si considera particolarmente infelice, nonostante cerchi sempre di farsi in quattro per genitori ed amici assumendosi anche impegni per compiti non richiesti ha l’impressione che i suoi sforzi non siano apprezzati, e di non ricevere affetto e attenzione. La/il candidata/candidato imposti le azioni che ritiene opportune per individuare meglio la situazione di disagio e di rischio in cui versa Paola.
Prova 4 – Cognitiva applicata
Lucia è una donna di circa 40 anni che chiede un consulto ad uno psicologo per una insonnia che si è progressivamente aggravata diventando invalidante. La paziente è stata inviata allo psicologo dal medico di base. Attualmente, la donna ricopre un importante incarico presso un istituto bancario.
Lucia è sposata da 5 anni e la coppia ha un figlio nato un anno fa. I disturbi del sonno sono iniziati poco prima della nascita del figlio. Inizialmente Lucia pensava che il disturbo fosse collegato al cambiamento del suo ritmo di vita per l’arrivo del figlio. Ma il disturbo è continuato e Lucia si è rivolta al medico di base che dopo gli accertamenti clinici e la somministrazione di farmaci che non hanno dato risultati apprezzabili, le ha consigliato di rivolgersi ad uno psicologo.
La/Il candidata/candidato indichi quali approfondimenti e strumenti ritiene necessari per arrivare ad una ipotesi valutativa della situazione e delinei un possibile percorso di intervento.
Prova 5 – Organizzazioni e servizi
Svolgete la vostra attività come psicologa/psicologo presso un Centro per l’Impiego. Si rivolge a voi Francesco, un impiegato di 45 anni, anche con precedenti esperienze di lavoro all’estero, attualmente assunto a tempo determinato presso una piccola azienda ma senza prospettive di prevedibile rinnovo del contratto alla scadenza. Dopo un periodo infruttuoso di ricerche personali di nuove opportunità, si è rivolto al centro allo scopo di raccogliere suggerimenti rispetto al proprio futuro professionale.
La/il candidata/candidato individui le aree su cui organizzare un primo colloquio, al fine di prospettare a Francesco un bilancio di competenze utile per un successivo sviluppo professionale.
2016 – I sessione – Giugno
Prova n. 1
In una struttura per anziani non autosufficienti si riscontra un forte malessere negli operatori, con una crescente incidenza di assenteismo, conflittualità interna e disturbi di varia natura (irritabilità, insonnia, affaticamento). La direzione ritiene di dover intervenire ipotizzando uno stato di stress correlato al lavoro. Si chiede di specificare le azioni da intraprendere per verificare quanto ipotizzato dalla direzione e per migliorare la situazione.
Prova n. 2
Da una Scuola per l’Infanzia viene richiesto l’intervento di uno psicologo per un bambino di 5 anni, inserito da pochi mesi, che manifesta comportamenti caratterizzati da aggressività improvvisa alternata a crisi di pianto e isolamento, e fatica a stare seduto e ad impegnarsi in attività continuative. La famiglia si è trasferita da poco dalla campagna di un’altra regione. Il/la candidato/a illustri la metodologia che metterebbe in atto e gli strumenti adeguati per formulare un’ipotesi diagnostica, e delinei un piano di intervento.
Prova n. 3
Un imprenditore di 46 anni, a seguito di infarto miocardico cui seguiva arresto cardiorespiratorio, giungeva all’Ospedale di Bologna in stato di coma post-anossico, dove riceveva le dovute cure. Nel periodo successivo, a fronte di un buon recupero fisico, il paziente appariva incapace di ricordare eventi della vita precedente all’evento patologico, e di riconoscere gli infermieri con i quali interagiva quotidianamente. Una risonanza magnetica nucleare evidenziava aree di alterato segnale in sede medio-temporale bilateralmente. Il/la candidato/a delinei gli approfondimenti utili a livello cognitivo, e le linee diagnostiche e di intervento psicologico e riabilitativo possibili.
Prova n.4
Una ragazza di 24 anni si rivolge allo psicologo lamentando un abbassamento del tono dell’umore. Durante l’anamnesi risulta che lo stesso problema era emerso anche l’anno precedente. Sono aumentati il desiderio di dormire e l’appetito. Si indichino le possibili ipotesi diagnostiche ed un possibile intervento psicologico.
Prova n. 5
Una signora di 60 anni, biologa, lamenta da almeno due anni difficoltà, lievemente ingravescenti, a recuperare i nomi comuni nell’eloquio spontaneo, ma di non avere disturbi di comprensione. Vive sola ed è autonoma in tutte le attività della vita quotidiana; non riferisce nessun altro deficit cognitivo. Il/la candidato/a descriva come articolerebbe una valutazione e l’eventuale inquadramento diagnostico.
La/Il candidata/o descriva come articolerebbe una valutazione, indicando gli strumenti professionali e motivandone la scelta, e l’eventuale inquadramento diagnostico.
1 commento
A WordPress Commenter · Novembre 12, 2018 alle 8:34 am
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